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Una tradizione di famiglia

Da più di cento anni il nome A. Giordano è riconosciuto nell’ambiente della cioccolateria piemontese.
I processi produttivi A.Giordano sono affrontati con maestria, conoscenza, ed estrema pazienza.
I gianduiotti e le giacomette artigianali vengono spatolati interamente a mano dalle giandujere, che con gesti esperti trasformano l’impasto di cacao e nocciole nei lingotti e nelle “montagnole” più golose del mondo.
Fedeltà alla tradizione, dedizione, meticolosità e ricerca dell’eccellenza sono valori fondamentali per A.Giordano.
I pluripremiati e deliziosi gianduiotti e giacomette, fiori all’occhiello dell’azienda, ne sono il frutto più celebre.

Dicono di noi

Renato G.
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Nel panorama torinese dei produttori di cioccolato di alta qualità Giordano occupa un posto molto importante. Perché ha una produzione completa e raffinata e ha anche un prodotto esclusivo: le giacomette. Gianduja (maschera maschile torinese) ha dato origine ai gianduiotti e Giacometta (sua compagna carnevalesca), solo da Giordano di piazza Carlo Felice, ha ispirato le giacomette. Un cioccolatino di alta pasticceria. Quindi qualità elevata e creatività ai massimi livelli. Se poi si viene serviti con gentilezza e professionalità da una commessa molto gradevole che si vuole di più?
Marcello B.
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Una delle migliori cioccolaterie del mondo! Tra l'altro è l'unica che ancora produce i gianduiotti fatti a mano!!!! Le praline sono il top!
Dario M.
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Locale storico di Torino con ottimi e gustosi prodotti. I gianduiotti e le giacomette, cioccolatini tipici torinesi, vengono preparati e confezionati a mano. Nel laboratorio si preparano anche tavolette, cremini, creme spalmabili e varie confezioni regalo: i gusti sono i più variegati. Dal 1897 le ricette vengono custodite e tramandate, mantenendo sempre alto il livello di eccellenza e di pasticceria. I prezzi sono elevati, ma si paga la qualità e il lavoro manuale. Nel 2010 l'attività conquistò il record per le tavoletta di cioccolato più lunga al mondo; nel 2016/2017 ebbe il riconoscimento Slow Food come Maestro del Gruppo.
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